L’articolo di Massimo Sideri sul Corriere della Sera (vedi link 1) ha almeno il merito di suscitare reazioni che riportino un minimo di verità sullo stato di difficoltà delle nostre Università..
La situazione sommariamente e impropriamente definita di abbondanza di risorse inutilizzate è al contrario quella di un impoverimento crescente del nostro sistema di alta formazione e ricerca.
La voce della senatrice Cattaneo si è fatta sentire ancora una volta (vedi link 2a e 2b) per chiarire con dati alla mano che non vi sono tesori nascosti nelle casse dei nostri atenei, ma piuttosto debiti crescenti per difendere la dignità dell’insegnamento e della ricerca e il decoro dei luoghi.
C’è un gran bisogno di partire dalla verità dei numeri e accorgersi che, ad esempio, l’ateneo di Pavia, per difendere una decorosa sopravvivenza della sua attività, dovrà indebitarsi con mutui bancari per una cifra di almeno 12 milioni di euro da qui al 2019 che serviranno per garantire aule dignitose ai futuri medici, laboratori didattici ai chimici e farmacisti, ed evitare il crollo di monumenti come il cortile San Felice che si vede parzialmente nella foto.
La comunità accademica, dal personale agli studenti non stanno sopravvivendo su rendite finanziarie nascoste, ma scommettono, impegnandosi a ripagare debiti consistenti e gli interessi, su un futuro in cui un risveglio della nazione sui propri valori più importanti ricollochi tra le priorità del paese la cultura, la conoscenza e la ricerca.
Contrarre debiti cosi consistenti dimostra in modo concreto la consapevolezza della criticità del momento accettando una sfida rischiosa in cui siamo costretti a impegnare anche le future generazioni
Il link 3 rimanda all’articolo di Roars che fa il punto della situazione a livello nazionale
1.(https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20170206/281526520791707
2b. http://www.cattaneolab.it/?page_id=9431
3. http://www.roars.it/online/ricerca-e-iit-tesoretti-reali-e-immaginari/